Mamma- bimbo

Mamma- bimbo

giovedì 11 settembre 2014

Madre Teresa di Calcutta

Ieri è trascorso. Domani deve ancora venire. Noi abbiamo solo l'oggi. Se aiutiamo i nostri figli ad essere ciò che dovrebbero essere oggi, avranno il coraggio necessario per affrontare la vita con maggior amore. 

lunedì 14 luglio 2014

"Uguale a lei" Laura Pausini



Lei il viso che non scorderai
L'orgoglio ed il coraggio lei
Come un tesoro l'oro dentro gli occhi suoi
Lei l'estate che ricanterai
il giorno che ricorderai
e mille cose che non sai
che può insegnarti solo lei

lei la tua ragione il tuo perché
il centro del tuo vivere
la luce di un mattino che,
che non perderai lei lo
specchio dove tornerai
dove ti riconoscerai
semplicemente come sei, uguale a lei.

Lei l'estate che ricanterai
il giorno che ricorderai
e mille cose che non sai
che può insegnarti solo lei

lei regala i suoi sorrisi senza mai
svelare al mondo quando non ne ha
privando il suo dolore libertà,
lei forse è l'amore che non ha pietà
che ti arricchisce con la povertà
di un gesto semplice che eternità

lei la tua ragione il tuo perché
il centro del tuo vivere
la luce di un mattino che,
che non perderai
lei lo specchio dove tornerai
dove ti riconoscerai
semplicemente come sei
esattamente come lei
lei....lei.....lei.....

mercoledì 11 giugno 2014

I nonni

"Una madre in più. La nonna materna, l'educazione e la cura dei nipoti" di Massimiliano Stramaglia:

"I nonni rappresentano per i nipoti e per l'intera famiglia una fonte inesauribile di sostegno materiale e affettivo. Custodendo tradizioni e memorie, essi garantiscono continuità generativa e radicamento esistenziale anche a fronte di scenari emergenziali che deprivano la figura anziana della saggezza pedagogica ed educativa storicamente sedimentata. Numerose ricerche empiriche individuano nella nonna materna colei che incide maggiormente, tra i nonni, sull'educazione e sulla cura della prole. I nipoti, infatti, ricordano più facilmente, nel tempo, eventi legati alla casa dei nonni materni, come le parole e i gesti della madre della madre, che, con la sua tenerezza, pare adempiere quasi la funzione di una madre in più, prossima emotivamente alla stregua di una seconda madre."


FILASTROCCA PER I NONNI


Dei nostri nonni vi vogliamo parlare
in modo che voi li possiate apprezzare;
sono gentili, molto affettuosi,
in ogni occasione sono generosi.
I nonni ci sanno sempre ascoltare
e fanno di tutto per accontentare;
forse ci viziano, è la verità,
ma lo fanno solo per troppa bontà.
Anche quando facciamo i capricci
spesso ci tolgono dagli impicci;
dobbiamo dire che all’occorrenza
mostrano tutta la loro pazienza;
a volte son stanchi o han mal di testa
ma quando ci vedono è sempre una festa.
I nonni ci danno tutto l’amore
usano sempre le parole del cuore;
sembra così, ma non son tutti uguali,
i nostri nonni sono proprio speciali.

martedì 10 giugno 2014

Martin Buber




Scrive il prof. Giuseppe Milan in "Educare all'incontro: la pedagogia di Martin Buber":

"Ricorda spesso - anche nella sua vecchiaia - il lungo dramma seguito al giorno lontano in cui sua madre se ne andò definitivamente di casa, lasciando lui - bambino di tre anni - con il padre Karl e con i nonni paterni. Gli rimase un profondissimo senso di perdita, aggravato forse dal silenzio che gli adulti avevano innalzato sulla rottura di quel matrimonio. Anche il piccolo Martin viveva in silenzio la sua sofferenza, non senza attendere però con pazienza e segreta speranza il ritorno della mamma. In tale situazione un episodio fu particolarmente significativo, tanto da rimanergli impresso costantemente nella memoria."

Ho scelto di postare questo estratto perchè secondo me è molto significativo. Penso che queste parole, una volta lette dicano già da sole quanto importante è il legame con la propria mamma.

mercoledì 14 maggio 2014

Mamma Parola D'Amore, di Anna Marinelli

Mamma, il tempo chiede asilo
allo stupore delle tue pupille
e l’alfabeto attinge
alla ricchezza dei tuoi vezzeggiativi.
Mamma, tu detieni le chiavi
del sole inesauribile,
anche quando, nuvole di pianto solcano il tuo viso
e la casa sprofonda in una nebbia di silenzio.
Mamma, mi donasti un’ infanzia
di pane fragrante, di acqua di fonte,
di uve passite al sole del sud.
Serbo ancora, intatta, l’innocenza
che in giorni lontani plasmasti con le tue mani
avvezze a scalare montagne di fatica.
Mani abili a cucire cieli
per i nostri aquiloni di fanciulle,
per i nostri saltelli alla campana,
nei meriggi assolati, di controra.
Mamma, riaffiora dal video dei ricordi,
il profumo di mirto dei tuoi bucati,
quel candore di percalle e di vigogna
di cui il mio Dash ultrabianco si vergogna.
Tu sai di ninne-nanne e di carezze
di inverni col braciere e di certezze,
di camiciole di tiepida flanella
per rendermi l’infanzia ancor più bella.
Mamma, sei quell’albero frondoso
che agli affanni della vita dà riposo,
e nulla chiede, nulla per sé spera,
solo un sorriso, solo una preghiera.
Mamma, parola d’amore,
sia se detta dal labbro di un bimbo,
sia se detta da un vecchio che muore.
Quale meravigliosa alchimia il cuore infiamma
ogni volta che un figlio chiama, Mamma.

giovedì 24 aprile 2014

La ninna nanna

Una ninna nanna è una melodia rasserenante che viene cantata ai bambini per farli addormentare. L'idea alla base della ninna nanna è che un canto eseguito da una voce familiare che induce i bambini ad addormentarsi. Le ninna nanne si trovano nella cultura popolare di tutti i popoli.
Ninna nanne scritte da famosi compositori di musica classica prendono il nome di berceuse, che è il termine francese per ninna nanna. La più famosa ninna nanna è sicuramente il lied Wiegenlied di Johannes Brahms, scritto dal compositore tedesco per una certa Berta Faber in occasione della nascita del suo secondo figlio.

Guten Abend, gut' Nacht, mit Rosen bedacht,
Mit Näglein besteckt, schlupf unter die Deck!'
Morgen früh, wenn Gott will, wirst du wieder geweckt
Morgen früh, wenn Gott will, wirst du wieder geweckt
Guten Abend, gut' Nacht, von Englein bewacht,
Die zeigen im Traum dir Christkindleins Baum
Schlaf nun selig und süß, schau im Traum 's Paradies
Schlaf nun selig und süß, schau im Traum 's Paradies


http://www.psychoedu.org/Volume_01/Numero_1/Disanto_IJPE_vol_1_n_1_dicembre_2008.pdf
Qui sopra è riportato il link di un articolo dell' International Journal of Psychoanalysis and Education - IJPE riguardante la ninna nanna. Secondo me è molto bello e consiglierei di leggerlo per capire l'importanza di queste innumerevoli melodie che cantiamo ai bambini.

martedì 11 febbraio 2014

Giochiamo insieme!!!!

Molto spesso ci si dimentica quanto importante è per un bambino, soprattutto nella prima infanzia, condividere dei momenti di gioco e divertimento con la propria mamma. Certo, di tempo non se ne ha mai abbastanza: tra lavoro, faccende domestiche e impegni quotidiani, non è così facile ricavarsi del tempo libero. Per il bambino, però, è fondamentale condividere anche solo una mezz'oretta di gioco. Attraverso il gioco il piccolo impara ad interagire con le altre persone, ad utilizzare i vari oggetti e soprattutto a sviluppare la fantasia.
Giocare non vuol dire solo sedersi a terra e prendere qualche giocattolo; si possono trovare attività alternative, che per i bambini più grandi possono essere anche attività quotidiane (come preparare la tavola insieme, preparare un dolce, lavare l'insalata..), mentre per i bambini più piccoli attività più semplici (lavorare con la pasta di sale, farsi passare le mollette colorate mentre si stende la biancheria etc..). In questo modo i bambini si responsabilizzano, non si sentono esclusi dalle attenzioni della mamma e imparano parole nuove, colori e attività. Anche i bambini più grandi necessitano di attenzioni. Quindi mamme..ricavatevi un po' di tempo per i vostri figli e giocate con loro!! Un giorno vi ringrazieranno per avergli dedicato quel tempo, e voi non rimpiangerete di aver visto crescere i vostri figli senza averci passato abbastanza tempo insieme!! I bambini crescono in fretta!!




mercoledì 5 febbraio 2014

Le coccole


 
Le coccole sono dei momenti rilevanti per il bimbo appena nato. All’interno della relazione di accudimento tra madre e figlio la fisicità ha un ruolo fondamentale: tenere in braccio il neonato e nutrirlo al seno, sono due delle più comuni e importanti attività che comportano un profondo contatto fisico tra mamma e bambino. Molte mamme sanno che molto spesso per calmare il pianto del bambino è sufficiente avvicinarsi a lui e prenderlo in braccio, magari cullandolo o accostandolo al cuore. L’esperienza del contatto è uno degli aspetti che porta il bimbo a sentirsi sicuro, facendogli capire che la mamma ci sarà sempre nel momento del bisogno. 
Baci, carezze, abbracci, ma anche parole dolci, sguardi colmi d’amore, ninne nanne cantate prima di dormire, filastrocche sono alcune delle tante tenere azioni che un genitore può compiere nei confornti del proprio figlio per farlo sentire amato. Non necessariamente la coccola deve sempre essere fisica..anzi..parlare con un tono di voce dolce, pronunciare frasi che fanno sorridere il bimbo (come un "ti voglio bene") è fondamentale per il bimbo che sta imparando a conoscere il mondo ed avere continuamente nuove relazioni con il mondo esterno.

 Le coccole sono sin da subito e continueranno ad essere sempre fondamentali nelle nostre vite. Ogni bambino ha bisogno di affetto e di coccole, ma anche ogni adolescente, ogni adulto ed ogni anziano. Le coccole saranno sempre una necessità di ognuno di noi.



martedì 28 gennaio 2014

The strange situation


Mary Ainsworth ha sviluppato il paradigma di ricerca della Strange Situation (1969), tramite cui sono stati definiti e verificati sperimentalmente i diversi stili di attaccamento nel bambino, derivati dalla teorizzazione di Bowlby.


LA TEORIA DI BOWLBY
John Bowlby è stato uno psicologo e psicoanalista britannico che ha elaborato la teoria dell’attaccamento, interessandosi particolarmente agli aspetti che caratterizzano il legame madre-bambino e quelli legati alla realizzazione dei legami affettivi all’interno della famiglia.
Il termine "attaccamento" può essere interpretato in tre diversi modi:
a) comportamento di attaccamento;
b) sistema comportamentale di attaccamento;
c) legame d'affetto.
Uno degli aspetti più importanti della teoria è il riconoscimento della "componente biologica del legame di attaccamento". Il comportamento di attaccamento ha infatti come funzione quella di garantire la vicinanza e la "protezione" della figura di attaccamento. Tali legami svolgono quindi una funzione fondamentale per la sopravvivenza dell'individuo.
Secondo Bowlby, l’attaccamento è un qualcosa che, non essendo influenzabile da situazioni momentanee, perdura nel tempo dopo essersi strutturato nei primi mesi di vita intorno ad un'unica figura; è molto probabile che tale legame si instauri con la madre, dato che è la prima ad occuparsi del bambino.
La qualità dell'esperienza definisce la sicurezza d'attaccamento in base alla sensibilità e disponibilità del caregiver (madre) e quindi la formazione di modelli operativi interni, che andranno a definire i comportamenti relazionali futuri. Con la crescita, l’attaccamento iniziale che si viene a formare tramite la relazione materna primaria o con un "caregiver di riferimento", si modifica e si estende ad altre figure, sia interne che esterne alla famiglia, fino a ridursi notevolmente: nell’adolescenza e nella fase adulta il soggetto avrà infatti maturato la capacità di separarsi dal caregiver primario, e di legarsi a nuove figure di attaccamento.

Fasi dello sviluppo dell’attaccamento

Bowlby riteneva che l’attaccamento si sviluppasse attraverso alcune fasi, e che potesse essere di tipo "sicuro" o "insicuro". Un attaccamento di tipo sicuro si ha se il bambino sente di avere dalla figura di riferimento protezione, senso di sicurezza, affetto; in un attaccamento di tipo insicuro invece il bambino riversa sulla figura di riferimento comportamenti e sentimenti come instabilità, prudenza, eccessiva dipendenza, paura dell’abbandono.
Bowlby identifica quattro fasi attraverso le quali si sviluppa il legame di attaccamento:
  • la prima va dalla nascita fino alle otto-dodici settimane: in questo periodo il bambino non è in grado di discriminare le persone che lo circondano anche se può riuscire a riconoscere, attraverso l’odore e la voce, la propria madre. Superate le dodici settimane il bimbo comincia a dare maggiori risposte agli stimoli sociali. In un secondo momento il bambino, pur mantenendo comportamenti generalmente cordiali con chi lo circonda, metterà in atto modi di fare sempre più selettivi, soprattutto con la figura materna;
  • fra il sesto ed il settimo mese: il bambino diviene maggiormente discriminante nei confronti della persone con le quali entra in contatto;
  • dal nono mese: l’attaccamento con il caregiver si fa stabile e decisamente visibile: il bambino richiama l’attenzione della figura di riferimento, la saluta, la usa come base per esplorare l’ambiente, ricerca in lei protezione in particolare se si trova a cospetto di un estraneo;
  • il comportamento di attaccamento è stabile e profondo fino a circa tre anni, età in cui il bambino acquisisce la capacità di mantenere tranquillità e sicurezza in un ambiente sconosciuto; deve però essere in compagnia di figure di riferimento secondarie, ed avere la certezza che il caregiver faccia presto ritorno.
LA STRANGE SITUATION
Consiste nell'osservazione delle reazioni del bambino al momento della separazione dalla figura di attaccamento (principalmente la mamma). Nella stanza sono presenti tre figure: il bambino, la mamma e una terza persona sconosciuta. Mary Ainsworth studia le varie reazione del bimbo nel momento in cui arriva la terza persona, nel momento in cui la mamma se ne va lasciandolo da solo con questa nuova persona e infine il ritorno della mamma. In base al tipo di attaccamento (insicuro-evitante, sicuro, insicuro-disorganizzato e insicuro-ambivalente) il bambino ha diverse reazione al distacco e al ritorno della figura materna.

giovedì 9 gennaio 2014

Ribelle


"The Brave" (Ribelle) è un cartone animato uscito al cinema l'anno scorso. E' una storia che tratta il rapporto tra mamma e figlia: nonostante ci possano essere dei conflitti, talvolta anche pesanti, la relazione che si instaura tra una mamma e la propria figlia (o il proprio figlio) è talmente profonda da riuscire a superare tanti ostacoli. Consiglio di guardarlo!!!!